sabato 30 gennaio 2016

A Cat's Life






Certe volte riesci a fotografarli solo quando dormono.

1- Nap Time di quello che evidentemente non è un gatto ma un istrice
2- Qualcuno qui è stempiatello
3- Niente paparazzi, grazie. Ho detto niente paparazzi!
4- Un gatto a forma di vermiciattolo.
5- Siamo passati alle minacce?

giovedì 28 gennaio 2016

Schesir piccole dosi: mini ricette


“Ehi, una confezione da sei scatolette. La prendo subito!”
Questa è stata la mia reazione la prima volta che ho visto la scatolina di cartone al negozio (non che non ci fosse prima… Solo che non avevo mai fatto caso alla sua presenza!). Mica mi ero accorta che le scatolette erano molto più piccole rispetto al normale.
Schesir piccole dosi è una confezione da sei scatolette da 50 grammi, anche se il concetto è lo stesso di quelle normali; sono divise nei tre classici “formati” Schesir: gelatina, in brodo di cottura e con frutta fresca (che contano un solo gusto, cosa che trovo tristanzuola). Gran parte delle ricette sono a base di tonno, come anche quelle delle scatolette da 85gr, cosa che non mi entusiasma particolarmente visto che do loro il tonno soltanto una volta alla settimana (paranoia da mercurio!).

sabato 23 gennaio 2016

A Cat's Life






Non c'è bisogno di didascalie, ma le metto lo stesso.
1- Nella Cat-Caverna
2- Luci ed ombre
3- Vedo con il mio occhietto vispo... Un nasino
4- I bei tempi dell'estate andata, Obino li rimpiangi?
5- Una qualche specie di demone nero



venerdì 22 gennaio 2016

Biokat's Bianco Fresh


In tanti anni di vita vissuta circondata da mici, ho sempre combattuto contro l’annoso problema dei simpatici ricordini felini.
Insomma, il problema della lettiera (sì, oggi si parla di cose schifide).

Ne ho provate parecchie (ho in mente di recensirne almeno altre due), e questa è quella che sto usando da qualche tempo a questa parte: la BioKat’s Bianco Fresh Hygiene Control.

sabato 16 gennaio 2016

A Cat's Life








Certi giorni sono semplicemente... Pigri.

1- Salem accoccolato, ma guardingo. Dormire sempre con un occhio aperto, è quello il trucco!
2- "Sono una roccia Sono una roccia Sono una roccia" cit. Obi-Wan 
3- Enrichetto e il pupazzo del pisolino!
4- Intercation!
5- Gatto lezioso
6- Esercizi di stretching
7- Triangolo felino



venerdì 15 gennaio 2016

Il mondo di Alice



Tempo fa, girovagando tra le pagine che “mi piacciono” su facebook, mi sono imbattuta in una di quelle cose che attirano immediatamente la mia attenzione. Di solito, quando qualcosa mi colpisce è perché… beh, perché è bella (O perché è un peluche lanciatomi in faccia da Salem).
Questa era una di quelle cose che mi fanno rimanere con gli occhi spalancati e una buona dose di ammirazione, di quelle del tipo “Whoa, che brava. Io non sarei mai in grado di farlo. Mai.” (il che porta anche ad un pizzico di invidia, ma non quella cattiva, quella buona, che ti fa comprare cento euro di materiali che finiranno in un angolo rovinati per sempre nel tentativo vano di emulare le capacità ammirate). Volevo già parlarvene ai tempi, ma poi per via di altri progetti e poiché il blog era ancora ai suoi esordi (“perché, adesso cos’è?” direte voi), ho preferito serbare questa informazione per me, almeno per un po’.
Pochi giorni orsono, però, mi sono ritrovata nuovamente davanti le stesse fotografie, e mi sono decisa: vi voglio parlare de Il mondo di Alice, la pagina facebook della bravissima Alice (appunto), che dà vita ad un sacco di creazioni meravigliose dal sapore shabby (si può dire? Non sono pratica).

Io amo tutto ciò che concerne i gatti e la casa. Per questo mi sono subito piaciute le sue cucce per mici, davvero curate e con dei dettagli carinissimi! Per esempio: guardate questo lettino per gatto Gigio, con tanto di coroncina con strass!



Ovviamente, Alice non crea soltanto cuccette: se visitate la sua pagina potrete trovare decorazioni a tema micioso… Ma a noi, in questo blog, interessa ciò su cui i nostri amici possano posare le loro pelose chiappone… no?

Sono davvero stupita dalla sua bravura. Le ho scritto, per chiederle il permesso di pubblicare questo post (non si sa mai!), ed è una persona davvero gentile. Mi ha spiegato che la sua voglia di costruire quanto più potesse di personalizzato per i mici viene dal fatto che lei stessa ha tre belle gattone e… i gatti rubano il cuore a tutti, ne dubitavate?

Inizialmente pensavo riciclasse le cassette della frutta di legno (cosa che io non sono comunque in grado di fare, per la cronaca. E ci ho provato, eh), ma poi Alice mi ha rivelato che i suoi progetti nascono anche grazie allo zampino (felino?) di suo marito, artigiano falegname. Cucce, tiragraffi e quant’altro vengono creati da zero, e poi fotografati con delle modelle d’eccezione (perché si sa, la presentazione è importante).



La sua pagina l’ha aperta per passione, sotto consiglio di amici che apprezzavano il suo lavoro… e meno male, perché così dà l’opportunità anche agli altri di portare a casa delle micio-cose graziosissime!

Uno dei primi lettini che ho notato è stato questo: mi ha davvero colpita, sembra una di quelle fotografie da rivista patinata che mi piacciono tanto e a cui casa mia non somiglierà mai.


Semmai voleste viziare il vostro micio con un bel regalo su misura per lui, o voleste stupire qualcuno con un presente fatto a mano e con il cuore, potreste pensare di visitare la sua pagina, non rimarrete delusi!

Miao!


giovedì 14 gennaio 2016

Cat Cave




Cat cave: un po’ la Bat-Caverna dei gatti, chissà se in realtà dentro c’è la Cat-mobile e Alfred che aspetta mr. Micio con un vassoio di croccantini e un bicchiere di latte per gatti (mescolato, non agitato).
L’ho vista all’ArcaPlanet mesi fa, e me ne sono innamorata. Un enorme baccello per gatti. Chissà che figurone in salotto! Ho aspettato un po’ a comprarla, anche se rispetto ad altre cucce è abbastanza economica: 22 € per portare a casa un bussolotto di peluche (che corre il rischio, come tutte le cuccette, di finire in un angolo completamente ignorata, vuoi mettere la comodità del letto?) dal design molto carino e dai colori, devo ammettere, molto poco accattivanti.

mercoledì 13 gennaio 2016

Catisfaction(s)!


Anche i vostri gatti sono dei golosoni?
In commercio ci sono una marea di snack per mici: ovviamente il junk food è ciò che i nostri piccoletti prediligono (figurarsi!), e assolutamente non bisogna esagerare con le dosi… Dopotutto non sono cose salutari!
Un piccolo biscotto ogni tanto è qualcosa che si può tranquillamente concedere al proprio amico, una coccola e un vizio che non farà male né a lui né a voi… Io ne concedevo uno o due a gatto tutte le sere, dopo il consueto giro di antibiotico, era un premio per consolarli dell’amarissimo medicinale, e per ringraziarli di essere stati bravi.
Ho anche cercato di istruire Enry all’uso di tutte e tre le zampe, anche se è stato un completo fallimento: ovviamente il furbetto si tirava su, fiero e maestoso, ogni qualvolta vedeva lo snack, per poi stravaccarsi di nuovo sul pavimento non appena l’aveva ottenuto. Era diventata un’abitudine talmente radicata che non appena vedeva la siringa guardava alternativamente quella e il barattolo dei biscottini, sfoderando un “miao?” tutte le volte per essere sicuro che effettivamente arrivasse il dolcetto…
Ora che finalmente gli antibiotici sono finiti, lo snack quotidiano è diventato cosa rara: rimane comunque un’occasione di festa e frenesia alimentare per le mie pesti. Ho provato alcune marche, anche se oggi voglio parlarvi di quella che sicuramente è la preferita dei miei mici: Catisfactions!

martedì 12 gennaio 2016

Vita di un gatto schizzato: la storia di Salem



Salem è stato un gatto cercato. Nel senso che dopo la morte della mia Fifì, avevo deciso di portare a casa un altro gatto, preferibilmente nero (ma in fondo, che importa il colore?), sicuramente maschio. Non è capitato, come lo era stata la mia prima micia.
Scelsi un annuncio a caso in un negozio di animali, e partii all’avventura.
Lui era il più magrolino della cucciolata (il che spiega perché, alla lunga, è diventato un poveretto bullizzato dagli altri due), e lo portai a casa.
Il proprietario della madre mi disse che lui e i suoi fratelli avevano 60 giorni esatti, ma in realtà erano molti meno (stimati 40, forse anche meno)… Risultato: avevo in casa un gatto non propriamente socializzato che non sapeva distinguere gioco e lotta. Gli è rimasto anche, come ricordo della separazione, il fortunatamente innocuo vizio di ciucciare le dita (o qualsiasi cosa gli capiti a tiro, ad esempio quando era piccolo, le mie ascelle mentre dormivo in canottiera).
Come se non fossero bastati i graffi e i morsi, aveva preso il brutto vizio di fare pipì in luoghi poco consoni: il mio letto, la mia borsa, qualsiasi cosa fosse lasciata alla sua mercé… Alla fine è saltato fuori che tutto ciò era solo per suo piacere perverso, ed è una cosa che saltuariamente si è ripetuta per anni senza trovare soluzione.
In breve tempo Salem diventò totalmente ingestibile: era un continuo aggredire chi gli stava intorno (nella fattispecie, io), tanto da farmi avere paura a dormire con lui; non so quanto tempo ho passato senza lasciarlo entrare in camera mia la notte…
Insomma, quando il tuo gatto ti rinchiude in cucina e non ti permette di uscire, c’è decisamente qualcosa che non va!

venerdì 8 gennaio 2016

Inserire un nuovo micio: come?

Un nuovo micio può portare con sé un’allegra ondata di panico. Insomma, KittyKat lo accetterà? Sarà geloso? Andranno d’accordo? Lo odierà a vita? Tenterà un colpo di stato ai nostri danni per prendere il potere e cacciare l’invasore?
Prima di prendere Obi-Wan non sapevo cosa aspettarmi. Salem non aveva mai incontrato altri gatti e a dirla tutta chi me l’aveva dato aveva avuto fretta di liberarsene e me l’aveva affidato non propriamente socializzato (sono certa ben prima dei 60 giorni che mi aveva detto…), quindi ero abbastanza sulle spine.
Insomma, un gatto è per sempre. Non avrei mai avuto il cuore di prenderne uno, scoprire che Salem non lo sopportava (magari reagendo pure con dispetti poco piacevoli) e doverlo affidare a qualcun altro. No no. Una volta entrato in casa, ci doveva rimanere. Altrimenti meglio non prenderne un altro affatto.
Così, tanto per provare, pensammo bene di portare a casa Yoda (la Piccina, detta anche Picchiatrice) una delle gatte di mia suocera, la più bendisposta verso gli altri. Ovviamente, portando la micia fuori dal suo ambiente, non ci aspettavamo granché. Volevamo solo vedere come avrebbe reagito il nostro Bubba ad un’invasione aliena.  Questa è la gatta:


Il risultato in realtà fu migliore del previsto. Oddio, lei si infrattò in un angolo e non si mosse più per il resto del pomeriggio, ma Salem dal canto suo mostrava molta curiosità e nessuna paura nei suoi confronti. Non appena la vide, corse da lei trotterellando (e finendo apostrofato con una soffiata talmente cattiva da essere rimasta negli annali della perfidia).
Così in casa è arrivato Obi-Wan.

lunedì 4 gennaio 2016

In viaggio con micio!


Portare un gatto fuori dal suo ambiente per un periodo di tempo molto breve non è una buona idea, a meno che il vostro micio non sia già abituato a viaggiare.
Tutti noi abbiamo assistito ad almeno una sceneggiata da trasportino (“Oddio, muoio, muoio! Mi rapiscono! Aiuto, aiuto! Vedo la luce in fondo al tunnel!”) e ai lamenti strazianti durante un viaggio in auto volti solo ad essere liberati e poter scampare alla visita del veterinario/gita in montagna/quello che è. E diciamocelo, in molti ci cascano.
Perciò si tende a lasciare in pace miciogatto, a meno che non si debba partire per più di una settimana o si debba per forza andare dal veterinario… Inserire un gatto in un nuovo ambiente la mattina per riportarlo a casa la sera è una follia!
…Ovviamente io l’ho fatto. Abbiamo avuto necessità di spostarli per una giornata perché dovevamo fare dei lavori in casa e per loro sarebbe stato un delirio. Molto meglio spostarli a casa di mia madre per il tempo necessario agli operai di finire, sarebbe stato traumatico ma meno di avere degli sconosciuti rumorosi in casa, con il rischio che (senza porte) non trovassero un luogo per nascondersi o peggio scappassero…
I giorni precedenti abbiamo cominciato a pianificare tutto: i tre trasportini (di cui due nuovissimi, visto che uno mi mancava, comprato quello Obi-Wan ha pensato bene di distruggerne un altro e alla fine ho dovuto comprarne due nuovi in totale), la lettiera…. Ovviamente panico e paranoia, chissà come avrebbero reagito…
Ora che ho fatto anche questa esperienza, però, posso darvi qualche dritta su come viaggiare con il vostro micio in serenità…