Un nuovo micio può portare con sé
un’allegra ondata di panico. Insomma, KittyKat lo accetterà? Sarà geloso?
Andranno d’accordo? Lo odierà a vita? Tenterà un colpo di stato ai nostri danni
per prendere il potere e cacciare l’invasore?
Prima di prendere Obi-Wan non
sapevo cosa aspettarmi. Salem non aveva mai incontrato altri gatti e a dirla
tutta chi me l’aveva dato aveva avuto fretta di liberarsene e me l’aveva
affidato non propriamente socializzato (sono certa ben prima dei 60 giorni che
mi aveva detto…), quindi ero abbastanza sulle spine.
Insomma, un gatto è per sempre. Non avrei mai avuto il cuore di prenderne uno, scoprire che Salem non lo sopportava (magari reagendo pure con dispetti poco piacevoli) e doverlo affidare a qualcun altro. No no. Una volta entrato in casa, ci doveva rimanere. Altrimenti meglio non prenderne un altro affatto.
Insomma, un gatto è per sempre. Non avrei mai avuto il cuore di prenderne uno, scoprire che Salem non lo sopportava (magari reagendo pure con dispetti poco piacevoli) e doverlo affidare a qualcun altro. No no. Una volta entrato in casa, ci doveva rimanere. Altrimenti meglio non prenderne un altro affatto.
Così, tanto per provare, pensammo
bene di portare a casa Yoda (la Piccina, detta anche Picchiatrice) una delle
gatte di mia suocera, la più bendisposta verso gli altri. Ovviamente, portando
la micia fuori dal suo ambiente, non ci aspettavamo granché. Volevamo solo
vedere come avrebbe reagito il nostro Bubba
ad un’invasione aliena. Questa è la
gatta:
Il risultato in realtà fu
migliore del previsto. Oddio, lei si infrattò in un angolo e non si mosse più per
il resto del pomeriggio, ma Salem dal canto suo mostrava molta curiosità e
nessuna paura nei suoi confronti. Non appena la vide, corse da lei
trotterellando (e finendo apostrofato con una soffiata talmente cattiva da
essere rimasta negli annali della perfidia).
Così in casa è arrivato Obi-Wan.
Spesso i gatti a mici estranei
reagiscono male. Per questo è sempre meglio procedere all’inserimento graduale,
anche perché diciamocelo, se il nuovo (o vecchio) gatto parte all’attacco
gridando “Exterminate” di sicuro non
partiranno con il piede giusto e c’è un’altissima probabilità che l’altro se ne
ricordi per sempre.
Io, ovviamente, sono un’esperta del predicare bene e razzolare male, e di inserimento graduale non ne ho proprio fatto. Cioè, ci ho provato, almeno con Obi-Wan, ma non è stato proprio fattibile.
C’è chi dice di non aspettarsi assolutamente che i gatti vadano d’accordo da subito, ma io devo proprio dissentire: quando Obino era chiuso in cameretta, in attesa di incontrare Salem, si cercavano costantemente. Uno da un lato della porta e l’altro dall’altro, piangevano e grattavano disperati. È stato amore a prima vista, insomma.
Con Enrichetto ho deciso di usare
da subito il metodo brutale: arrivato a casa, l’ho lasciato in salotto da solo
per circa mezza giornata (giusto per togliergli la paura e la stanchezza del
viaggio), e poi via, a conoscere gli altri due. Salem, ovviamente, ha fatto
subito il mammo e l’ha accolto
immediatamente(lo potete vedere nel video).
Obino no.
Il rischio dell’inserimento “brutale”
è che il micio dominante (quello che avete a casa, insomma) se la prenda a
morte. E i gatti, si sa, sono dispettosi. Perciò se sapete che il vostro gatto
ha tendenze distruttive, magari è meglio cominciare a farli conoscere
gradualmente. In ogni caso, non disperate: Obi-Wan inizialmente non ha preso
bene l’arrivo di Enrichetto. Come prima cosa gli ha soffiato, come seconda è
filato in camera e da lì non si è più mosso. Ha pure picchiato il povero Salem,
soffiando e ringhiando, quando ho offerto loro degli snack di consolazione (poi
si è accorto che era il suo amicone, e allora l’ha lasciato avvicinare, e da lì
ho capito che Obottin è uno che prima spara e poi fa le domande).
Se dovesse accadere anche a voi,
non disperate. Non forzate il micio a fare ciò che non vuole, o se la prenderà
ancora di più. La fase “sono offeso, offesissimo, come hai osato” potrebbe
durare qualche giorno come qualche settimana (ma non preoccupatevi, solitamente
è qualche giorno), ma prima o poi i due mici si abitueranno alla presenza l’uno
dell’altro, e si ameranno alla follia. Magari dopo qualche graffiata, ma prima
o poi accadrà.
Sono rari i casi in cui un gatto proprio non accetti un altro micio, di solito accade quando sono già anziani e molto territoriali, ma anche in quel caso con una buona dose di pazienza si può riuscire a far tornare il sereno in casa.
Di norma, se proprio va male, i gatti imparano ad ignorarsi, mantenendo comunque una convivenza pacifica.
Sono rari i casi in cui un gatto proprio non accetti un altro micio, di solito accade quando sono già anziani e molto territoriali, ma anche in quel caso con una buona dose di pazienza si può riuscire a far tornare il sereno in casa.
Di norma, se proprio va male, i gatti imparano ad ignorarsi, mantenendo comunque una convivenza pacifica.
Questo però non significa certo
che non ci saranno mai liti!
È perfettamente normale che se le
suonino di santa ragione, di tanto in tanto. Obi-Wan ha imparato, una volta
arrivato Enri, la sottile arte della ringhiata. Che puntualmente viene ignorata
e che porta ad un ammasso nero/tigrato (Enrichetto non viene mai coinvolto
nelle liti, anche se non ho ancora capito perché) che rotola per casa tra
ciuffi di pelo che volano qua e là. Insomma, voi non vi arrabbiate mai con chi
vi sta vicino?
Inoltre, un sano incontro di boxe è un gioco per loro, oltre che un modo per determinare la scala gerarchica in casa (nella nostra, Salem è scandalosamente in basso). Meglio intervenire solo se vedete che le cose si fanno davvero pesanti, sia durante l’inserimento che dopo.
Inoltre, un sano incontro di boxe è un gioco per loro, oltre che un modo per determinare la scala gerarchica in casa (nella nostra, Salem è scandalosamente in basso). Meglio intervenire solo se vedete che le cose si fanno davvero pesanti, sia durante l’inserimento che dopo.
L’introduzione graduale è meno
traumatica per il micio, ma certo più traumatica per noi. Significa tenere separato il gatto nuovo –adulto o cucciolo
che sia- dall’altro/altri, in modo da far abituare KittyKat all’idea di avere
qualche altro felino in casa.
Si comincia gradualmente, con la
porta chiusa. Non preoccupatevi: voi non ve ne accorgerete, ma appena un nuovo
membro della famiglia arriva, viene immediatamente fiutato. Il vostro micio
saprà già che c’è qualcuno di
estraneo in casa.
Piano piano, si può andare nella
stanza e accarezzare il nuovo gatto, per poi andare dal padrone di casa a
fargli annusare le mani, in modo da cominciare ad abituarlo all’odore del nuovo
arrivato. Anche una coperta o un giocattolo usato possono essere degli ottimi
espedienti.
Abituato KittyKat all’odore, si
può provare a farli incontrare, sotto sorveglianza, per periodi di tempo breve
da allungare gradualmente.
In realtà credo che sia più uno
stress che altro, ma questo vale per i miei gatti che non hanno avuto alcun
problema con il metodo “un calcione e fuori dal nido”, alcuni hanno davvero
bisogno di tempo per poter accettare un “fratellino”.
→ Potrebbe essere utile, qualche
giorno prima dell’arrivo, utilizzare il Feliway. Ci mette qualche giorno a fare
effetto, quindi fate bene i conti, ma può aiutare a distendere il clima in
casa.
→ Ricordate, inoltre, di tenere almeno inizialmente ciotole e lettiere separate,
in modo da non far subire al micio un’invasione totale del suo spazio: saranno
loro a decidere cosa utilizzare, e pian piano potrete tornare ad utilizzare il
vostro solito numero di ciotole e
cassettine.
→ Un’altra cosa importante è sicuramente l’affetto: non fatene mancare al vostro
gatto! Si è portati a coccolare il nuovo cucciolo perché è così piccolo e grazioso, ma non dimenticatevi di
KittyKat, o l’inserimento sarà ancora più difficile (e poi potrebbe decidere di
sentirsi ignorato e di espletare i suoi bisogni sul vostro letto).
Buona fortuna!
(Nel video: il primissimo
incontro tra Enrichetto e Salem, e i frutti dell’inserimento brutale di
Obi-Wan)
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