Chiunque abbia un gatto (ma anche
un animale in generale) in casa, prima o poi deve fare i conti con l’annosa
questione delle ciotole: quali sono meglio? Dove le metto? And so on.
Quando in casa c’era la mia
vecchia micia, ben prima di Salem (eoni prima dell’arrivo di Obino ed
Enrichetto, insomma), utilizzavamo solo ciotole in plastica. Oddio, una ciotola
della Friskies e una confezione vuota da mezzo chilo di gelato, se vogliamo essere
precisi.
Io ho sempre puntato a quelle
splendide ciotole in ceramica che si vedono in giro, magari personalizzate con
il nome del micio; ai tempi però non ero io a decidere, e al grido di “di
ceramica te la romperà subito” (cosa che mia madre continua a ripetere ancora
adesso, nonostante siano anni che utilizzo ciotole in ceramica) non le ho mai
potute usare.
In effetti, le ciotole in
plastica non sono proprio il massimo,
a livello di igiene, pulizia e anche durata.
Le ciotole in plastica per animali sono diffusissime: si
possono trovare in qualsiasi supermercato, anche in quelli meno forniti; ce ne sono
di tutte le forme e misure, di colori accattivanti e spesso divise in due
scomparti, cosa che in teoria dovrebbe essere stata studiata come “salva spazio”,
in modo da avere sia cibo che acqua in un unico prodotto.
Ecco, partiamo subito con il dire che se davvero pensate di riuscire ad
utilizzare una ciotola doppia per pappa e acqua verrete sonoramente delusi: ok
che i gatti sono animali eleganti (ahahahah,
see), ma vi ritroverete costantemente crocchette nell’acqua e acqua nelle
crocchette, insomma uno schifo, e non c’è via di scampo.
Quindi via, vi ho già dato un motivo per non acquistarle (certo si può sempre
riempirle di crocchette entrambe). Un secondo motivo è meramente economico: le
ciotole in plastica costano relativamente tanto (rispetto alle stesse per uso
umano) e durano relativamente poco. Pensavo di averne ancora qualcuna per
mostrarvi quanto si rovinano con l’utilizzo, ma a quanto pare le ho buttate via
tutte. Finora la plastica –che neanche a dirlo non è di prima qualità- mi si è
sempre graffiata e rovinata in brevissimo tempo, cosa che con altri materiali
non accade.
Ma è davvero solo per via di denaro ed estetica che è meglio
evitare la plastica? Ovviamente no. Ci sono altri due motivi validi, sta a voi
decidere l’ordine di importanza e se sono problemi su cui soprassedere o no:
ovviamente usare una ciotola in plastica non ucciderà il vostro gatto, ma se si
può avere di meglio perché non cambiare?
Mangiare in una ciotola di plastica potrebbe (potrebbe! Non è ovviamente matematico)
portare Micio a sviluppare l’acne felina
(che sì, sostanzialmente è come dire che il vostro fidato felino è un teenager brufoloso); questo perché la plastica è un materiale poroso e
trattiene facilmente i batteri che poi potrebbero depositarsi sul mento di
Micio. Certo, non è detto che accada, così come non è detto che non
utilizzandole non succeda mai, ma le probabilità si abbassano sensibilmente.
Altresì, la plastica (se ripeto ancora una volta questa
parola lancio la tastiera dalla finestra) trattiene gli odori: noi non li
sentiamo, ma loro sì. Quindi se il
vostro gatto rifiuta il cibo, potrebbe non essere per via del gusto ma semplicemente
di un odore sgradevole derivante dalla sua scodella…
Cosa usare, allora?
Come ho già detto, la ceramica è un’ottima soluzione. Altrimenti,
si può optare per l’acciaio.
Al momento, io sto utilizzando due ciotole in vetro temprato
che ho acquistato all’Ikea per 0.50 €. Niente male, eh? (...E no, finora non se n'è rotta nemmeno una, nonostante Obi-Wan ed Enrichetto abbiano il brutto vizio di farle piroettare per la stanza in segno di protesta quando sono vuote)
Qualsiasi tipo di ciotola io scelga però uso sempre un vassoio da mettere sotto di
essa: prima di tutto per una questione di praticità, visto che anche se i miei
disperati tendono a giocare al lancio della crocchetta non andranno comunque a
sporcare il pavimento, e secondo perché ho notato che quando in estate c’è la
consueta invasione di formiche con un vassoio dai bordi “alti” non riescono a
trovare il cibo così facilmente e ci evitiamo la fila in entrata e uscita dal
piatto. Inoltre in molti lasciano il “kit pappa” all’interno del vassoio
stesso: io personalmente travaso le crocchette in barattoli a chiusura
ermetica, ma non li lascio accanto alle ciotole, anche perché i miei gatti
spesso decidono di servirsi da soli, e non oso immaginare cosa accadrebbe se
tentassero di aprire il barattolo…
Stessa cosa vale per l’acqua. Uso due ciotole identiche (qui
sempre di Ikea, in gres, a 1.50€), adagiate su un altro vassoio (qui più per
evitare inondazioni che altro).
I gatti preferiscono che l’acqua sia ben lontana dal cibo: ovviamente
in caso ci sia solo accanto alla pappa non si lasceranno morire, ma di sicuro
gradiranno di più l’acqua più distante. È una cosa che ho sempre saputo ma che
ho sempre bellamente ignorato, ma visto che d’estate le ciotole più lontane
dalla pappa erano costantemente vuote mentre quelle vicine si traducevano in un
inutile spreco d’acqua ho deciso di darla vinta ai miei delinquenti e spostare
direttamente il tutto in un’altra stanza.
Negli anni ho collezionato parecchi piatti e scodelle con cui offro alle mie tigri le scatolette: in realtà sono solo due o
tre quelli che utilizzo abitualmente. Anche qui sono o super economici pezzi di
Ikea o residuati vintage dalla dispensa. Lavo tutto ciò che utilizzo una volta
al giorno (quelle per l’umido dopo ogni utilizzo, ovviamente) quando lavo anche i nostri
piatti (non posseggo una lavastoviglie, al momento, sigh).
Per quanto riguarda l’organizzazione della pappa, ho già detto che per il secco
utilizzo barattoli a chiusura ermetica, in modo che le crocchette non perdano
fragranza. Per la confezione da 1.5kg, uso un barattolone e mezzo; paradossalmente, nonostante siano più ingombranti rispetto al sacchetto salva freschezza, mi risultano più comodi visto che posso capire a colpo d'occhio quante crocchette restano e se è il caso di andare a comprarle (sì, mi è spesso capitato di pensare "oh, ce ne sono ancora", salvo poi sollevare il pacco e scoprirlo vuoto).
Le scatolette, invece, le stipo tutte in una scatola di
plastica (quelle porta tutto vendute comunemente nei supermercati, insomma):
faccio un ordine online una volta al mese/mese e mezzo e sistemo tutto con le
etichette ben visibili per sapere subito che “ricetta” sto scegliendo. Nella
foto, la scatola è praticamente vuota perché le mie scorte stanno finendo, ma
normalmente è tutto sistemato su tre file, colma fino all’orlo. Le metto tutte nella scatola in modo da poterle spostare comodamente (normalmente sono su un ripiano dedicato in cucina), senza dover impazzire ogni volta, oltre alla comodità di averle tutte nello stesso posto.
Bene, questa era la mia organizzazione pappa; spero vi abbia dato qualche spunto utile e vi abbia dato qualche idea.
Ovviamente, c'è sempre qualcuno che usa il vassoio come un parco giochi...
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